~ curiosità romane ~
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il Carnevale Romano

memorie letterarie

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brano tratto da
UN AN À ROME ET DANS SES ENVIRONS
(UN ANNO A ROMA E NEI SUOI DINTORNI)
di Antoine-Jean-Baptiste Thomas, 1823


A Roma il carnevale dura otto giorni, che non sono consecutivi in quanto hanno sempre inizio un sabato perché, per rispetto delle istituzioni religiose, i balli e le mascherate vengono sospesi le domeniche e il venerdì che precedono il Martedì Grasso. Questi otto giorni sono tra i più divertenti che si possano trascorrere a Roma; la gaiezza più viva è accompagnata dalla decenza, almeno apparente: una polizia severa mantiene il buon ordine pubblico.

IL SOMARO


Solitamente il carnevale a Roma è preceduto da un'esecuzione. Quando questa non ha luogo, si fanno sfilare in acuni rioni della città uno o più condannati al carcere. Questa punizione ricorda l'esposizione allo sgabello in Francia. Il colpevole è posto su un asino (somaro); i suoi piedi sono collegati per mezzo di una corda sotto il ventre dell'animale; un collare di cuoio molto spesso l'obbliga a tenere la testa sollevata; egli ha le mani legate dietro la schiena; il petto è coperto da un cartello sul quale sono scritti il suo nome, il suo reato e la sua sentenza; attorno a lui sono sospesi gli strumenti che gli sono serviti per il furto, nonché gli oggetti rubati, corpo del reato. L'asino è condotto da un aiutante del boia; un altro aiutante apre la sfilata, tenendo in mano il nerbo di bue con cui sono percossi i condannati al cavalletto. Il boia cammina dietro il colpevole; se vi sono più somari al seguito del primo, sono condotti da gente presa dal popolo, coperti con un abito da penitente (saccone), fatto di grossa tela di sacco.



IL CAVALLETTO (1)


La mattina del primo giorno di carnevale viene allestito un patibolo nello stesso posto dove hanno luogo i divertimenti (2). Su tale patibolo si trova una specie di inginocchiatoio, su cui sono praticate delle aperture che si serrano con delle viti; in queste vengono inserite le estremità delle braccia e delle gambe del paziente il quale, nella postura obbligata, rivolge la schiena e i lombi al boia. Quest'ultimo, armato di un nerbo di bue, fa cadere sul colpevole il numero di colpi prescritti; se nel farlo gli usa troppo riguardo, prende il suo posto (3).
Il magistrato, responsabile della polizia, può condannare e rendere la sentenza esecutiva sul campo verso chi turbi l'ordine pubblico, od offenda qualche donna. Seguito da un dragone, egli procede a cavallo lungo via del Corso per tutto il tempo che sono in circolazione le maschere.


1. - Durante il corso dell'anno il supplizio del cavalletto viene comminato a coloro che portano coltelli, che praticano giochi proibiti nelle locande, che si battono, ecc.; molto spesso il cavalletto viene trasportato sul luogo dov'è stata commessa la trasgressione.

2. - Nel 1817 il cavalletto fu collocato davanti alla chiesa di San Carlo, al Corso, nelle vicinanze di una madonnella; l'anno seguente, si trovava dietro la chiesa, nella piccola piazza degli Otto Cantoni; di notte, da ciascun lato del cavalletto vengono collocati due lampioni (fioccoli). [NdT - probabilmente un errore per fiaccole]

3. - Gli stranieri che turbano l'ordine pubblico sono condotti in prigione, fin quando il loro ambasciatore intervenga nella questione; solo i Romani vengono puniti seduta stante.