torna all'INDICE GENERALE
Ettore Roesler Franz
e la Roma perduta
Borgo Angelico


· 1 ·
via dell'Arco di San Marco
e
via Giulio Romano


via dell'Arco di San Marco

via Giulio Romano




pianta del tardo '500: gli edifici in verde non esistono più e fanno parte di;
un'unica grande piazza; altri fabbricati occupano ora il suolo nell'area viola
Le prime due foto sono così diverse dalle vedute dipinte che a malapena vi si riconosce lo stesso soggetto, nonostante sia inquadrato dalla stessa prospettiva.

Via dell'Arco di San Marco e via Giulio Romano (rispettivamente a e b nell'antica pianta qui a sinistra) erano due strade parallele che correvano dal colle capitolino (il punto rosso nella pianta), sede dell'amministrazione cittadina, a piazza San Marco, così chiamata perché in prossimità dell'antica basilica omonima, e che sin dai primi del '900 fu rinominata piazza Venezia. Qui il papa veneziano Paolo II fece costruire il suo palazzo di famiglia, consistente in due edifici separati: Palazzo Venezia e il più piccolo Palazzetto Venezia, situati rispettivamente sul lato occidentale e in fondo a piazza San Marco.

Dal 1885 al 1911 presso il Campidoglio venne edificato l'enorme monumento a re Vittorio Emanuele II, l'unificatore dell'Italia. Piazza San Marco fu notevolmente allargata demolendo un'intero quartiere (le parti che nella pianta tardorinascimentale qui in alto sono mostrate a colori), così da non coprire la visuale sul nuovo monumento. Lo stesso Palazzetto Venezia, della metà del '400, fu smontato e fedelmente ricostruito a 50 m dal punto dove sorgeva in origine (freccia rossa). La piazza, che i lavori trasformarono quasi in una spianata, oltre tre volte più larga di quella primitiva, cambio nome in piazza Venezia.

Tanto via dell'Arco di San Marco [1] che via Giulio Romano [6] terminavano con un arco [2] che faceva parte di un passaggio sopraelevato che metteva in comunicazione col Campidoglio il Palazzetto Venezia; il retro di quest'ultimo [3] formava uno dei lati di via dell'Arco di San Marco. Presso l'edificio, una certa quantità di case antiche davano vita ad un piccolo quartiere [4], sovrastato dalla cupola della chiesa del Santissimo Nome di Maria [5]. L'altra chiesa gemella che si vede nelle foto era completamente coperta dalle case, così come pure lo era l'alta Colonna Traiana.
Via Giulio Romano era orientata nella stessa direzione, parallela alla precedente, ma seguiva la base del Campidoglio; aveva origine presso la chiesa di Santa Rita e giungeva all'arco, dove cambiava nome divenendo Macel de' Corvi [7] (verosimilmente dall'insegna della vecchia bottega di un macellaio), dove nel XVI secolo abitò anche il celebre Michelangelo Buonarroti. Prima del 1870 via Giulio Romano si chiamava via della Pedacchia, dal nome di una ricca famiglia proprietaria di un palazzetto che vi sorgeva, oggi scomparso come il resto del quartiere.

Oggi l'area dove sorgeva l'antico quartiere non è altro che un'unica vasta piazza, su cui giganteggia l'enorme mole del monumento, e nulla rimane delle due strade dove Roesler Franz si sedeva coi suoi pennelli, una volta corrispondente al punto più in basso nella foto a sinistra.




torna all'indice dei dipinti Borgo Angelico